La Bohème

Il Secondo Piano di Villa Palazzoli è suddiviso in due appartamenti – nell’accezione di significato degli antichi palazzi – denominati La Bohème, a motivo della peculiare atmosfera che li connota, entrambi a destinazione privata.
Conservate le originali aperture intercomunicanti d’inizio Ottocento, detti appartamenti si dimensionano come una successione di spazi intimi e raccolti, con altezze interne più misurate e affacci che seguono l’intera visione del parco che attornia la Villa. La storicità dei dettagli costruttivi si esprime negli archi di antichi mattoni, nelle strutture in tufo che rimandano alla precedente architettura “della fabbrica”, nella presenza recuperata delle antiche travature a soffitto. Le sale di soggiorno sono elegantemente impreziosite dalla presenza di caminetti storici o realizzati dal Maestro scultore e restauratore Alessandro Guardini, riportando in vita il percorso delle antiche canne fumarie.
Dall’interno de La Bohème si accede infine al sottotetto della Villa, un tempo adibito alla conservazione di quanto prodotto nelle campagne della famiglia Palazzoli, così come attestato dalle molte note grafiche d’epoca lasciate su porzioni di murature, che sono state conservate e rese visibili. In corrsipondenza dell’Ala sinistra della Villa, l’ambiente si presenta come un vasto open-space in cui dominano le strutture architettoniche di travi e pareti storiche, illuminate dalla bella e calda luce che filtra dalle aperture finestrate sul tetto.
Salendo l’antica scala in tufo che si snoda a chiocciola in una delle torrette poste alla sommità della Villa, si raggiunge un terrazzo panoramico dal quale lo sguardo domina l’intero territorio, spaziando dal centro di San Giovanni Lupatoto alla campagna retrostante, sino ai monti in lontananza.
Ogni passo del restauro è stato compiuto perseguendo l’unitarietà dello stile e l’afflato di un altro tempo.